Convegno: |
Analisi dell’esistente, esperienze realizzate, proposte di sviluppo
Il linguaggio matematico, per la sua costituzione di formule e codici, rappresenta una difficoltà per la persona con deficit visivo in ogni ordine di scuola.
La necessità di codici standard è una possibilità che consentirebbe una maggior comunicazione del linguaggio matematico anche fra docente e alunno.
Il convegno, partendo da un’analisi della differenza tra concetti e linguaggio matematico e dalle rappresentazioni delle formule si pone l’obiettivo di esaminare quanto oggi le tecnologie sono in grado di offrire per superare il problema con l’intento di proporre nuove iniziative sfruttando ciò che concretamente esiste.
Relatori
Salvatore Nocera - Esperto giuridico, Vice Presidente nazionale. FISH
CoordinatoreStefan von Prondzinsky - Presidente ANIOM e AP - ASPHI
Premesse psicopedagogiche e presupposti didattici per luso degli strumenti informatici nelle attività logico-matematicheBrunetto Piochi - Università di Firenze
Dai concetti matematici alle rappresentazioniMaria Luisa Gargiulo - psicologa, tiflologa
Addestramento, formazione, cultura informatica: quali competenze saranno necessarie a chi sarà adulto cieco nel 2000?Dario Russo - UIC Nazionale
Il codice braille matematico e il nuovo utilizzo con il computer: come conciliare coerenza e funzionalità
Flavio Fogarolo - Provveditorato agli studi di Vicenza
Software per la matematica con periferiche braillePaolo Graziani - CNR-IROE "Nello Carrara", Firenze
Le ricerche sugli ausili tiflo-informatici per lo studio della matematicaGiuliano Artico - Dipartimento di Matematica Pura e Applicata - Università di Padova
Il TeX e i non vedentiAntonio Quatraro - Esperto tiflologo
Esperienze di studenti, insegnanti, operatori sull’uso degli strumenti informatici nello svolgimento di attività matematiche a scuola
Dibattito
RITORNA a CONVEGNI ed ATTI '98