Convegno: |
Gabriella Maggi -
ASPHI
"Aspetti metodologici nella conduzione dei Progetti di Ricerca-Azione: il contributo dell'informatica alla diagnosi precoce e alla riabilitazione" Gran parte dei lavori prodotti negli ultimi anni tendono a sottolineare, in modo deciso, il ruolo rilevante che luso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ITC) ha assunto nella pratica educativa. Le nuove tecnologie, infatti, qualificano il curriculo dell'allievo e contribuiscono ad un'effettiva integrazione dello stesso nella vita di classe, permettendo all'insegnante di poter costruire percorsi educativi individualizzati, e all'allievo di poter fruire di tracciati didattici caratterizzati da "gradualità, sistematicità, cumulatività procedendo dal semplice al complesso, dal noto all'ignoto, dalle competenze elementari a quelle intermedie e superiori (Frabboni 1994, p.30). Tuttavia, è necessario sottolineare che se, da una parte le tecnologie Informatiche trovano molto entusiasmo e consenso in quanto sono percepite come strumenti per un potenziale rinnovamento contenutistico e metodologico, dall'altra', però, sollevano dubbi e timori dovuti alla mancanza di una tradizione a alla necessità di confrontarsi con un settore nuovo, che richiede particolari competenze. Proprio in base a questa esigenza è nata, dapprima sul territorio bolognese, un'iniziativa che nota come "Progetto di Ricerca-Azione sul software didattico per alunni con difficoltà di apprendimento", ha avuto come finalità sia quella di verificare lapporto delle tecnologie informatiche all'apprendimento e all'integrazione di alunni in situazioni di disagio, sia quella di documentare le attività, con lo scopo di rendere fruibili i dati della ricerca, tanto alle scuole, che ai centri di documentazione. In continuità con questa iniziativa sono stati attivati negli ultimi anni altri poli sperimentali nelle città di Roma, Genova, Milano e Napoli. Tralascio in questo momento di sottolineare come il software
didattico, può a buon diritto, essere considerato uno strumento valido ed efficace in
ambito educativo, in quanto vorrei, invece, in questo contesto, occuparmi dell'aspetto
metodologico secondo cui credo sia possibile articolare un Progetto di Ricerca-Azione. Dunque, una volta individuati gli allievi e analizzata la loro programmazione didattica è possibile passare al quarto momento che riguarda la scelta dello strumento software. A questo proposito vale la pena sottolineare che Iuso di software specifico in un percorso educativo non deve tuttavia trascendere dal fatto che comunque si tratta di uno strumento il cui utilizzo non è necessariamente esclusivo, ma costituisce unalternativa tra i tanti possibili strumenti, che possono essere utilizzati. Pertanto, può forse risultare utile ricercare in questi strumenti
alcuni criteri reIativi, per esempio, alla loro valenza (ossia alla possibilità di essere
personalizzati, di poter incrementare l'autonomia dell'allievo, di poter ottimizzare il
suo conflitto cognitivo e di poterlo coinvolgere grazie alla veste ludica con cui si
propone lo strumento); all'adattabilità a contesti specifici e alla coerenza con cui
vengono integrati nell'intero percorso educativo. |