Tavola
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Mario Conclave - Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale Illustrare le novità normative dopo un po di tempo dallapprovazione della legge, può essere utile per rinfrescarci la memoria, proprio perché cè stato un processo successivo che non è andato del tutto in maniera lineare. il tipo di normativa, effettivamente è profondamente innovativa rispetto allassetto precedente incentrato sul del collocamento obbligatorio. Effettuiamo una breve rassegna, con lapporto di qualche motivazione.. la prima questione è lapproccio: la legge fa proprio un concetto, un principio, quello dellinserimento mirato. linserimento mirato, per chi opera allinterno delle problematiche del lavoro e più specificamente, in rapporto allhandicap, non è una novità; esperienze in questo senso ci sono state in precedenza. La legge si basa su questo principio e fa scaturire una serie di conseguenze. In primo luogo si attenua, quello che è stato gioia e dolore nel movimento dei disabili, la categorizzazione. Questa serpeggia ancora, perché non fa parete di quelle cose che si superano da un momento allaltro. La seconda novità importante è latteggiamento nei confronti dei datori di lavoro: i datori di lavoro innanzitutto vengono responsabilizzati maggiormente rispetto a prima. Prima le fasce di imprese interessate erano quelle da 35 in su; adesso ci sono ulteriori categorie di datori di lavoro: le piccole imprese. questo è un elemento nuovo che comporta qualche preoccupazione. comunque la legge in questa direzione cè e coglie il fatto che la struttura produttiva italiana è una struttura produttiva di piccole, piccolissime e medie imprese piuttosto che da grandi imprese. quindi se vogliamo linserimento lavorativo in maniera diffusa, occorre rivolgersi ad un ampio spettro di imprenditoria, facilmente intercettabile nellambito territoriale. Correlate allinserimento mirato ci sono le modalità dellassolvimento dellobbligo: la chiamata numerica non scompare, però ormai prevale la chiamata nominativa. Viene valorizzato, non dico introdotto, in maniera più articolata, lo strumento delle convenzioni ai fini dellinserimento lavorativo. esperienze di convenzioni tra servizi per limpiego, datori di lavoro, soggetti disabili per linserimento lavorativo stanno procedendo in emilia romagna così come in altre parti. Unulteriore novità è quella forma di esternalizzazione dellobbligo: è previsto che gli imprenditori per far fronte allobbligo possono rivolgersi a cooperative sociali o a professionisti disabili, affidando commesse in grado di coprire i costi retributivi e contributivi del lavoratore disabile; quindi è una forma di affidamento. anche questa si basa su esperienze precedenti a cui si tenta di dare alcuni connotati di regolarizzazione. Nuovo in questo approccio è il sistema di agevolazioni, col fondo nazionale e i fondi regionali. Gli Incentivi sono mirati sia ad abbattere gli oneri contributivi ed assicurativi dei disabili, , sia a far fronte ai costi di riorganizzazione, compreso il finanziamento del telelavoro, di innovazioni tecnologiche ed organizzative. Questo processo si inserisce nellambito del riassetto istituzionale del mercato del lavoro secondo il quale tutta la politica del lavoro, comprese le normative sui disabili, vengono ormai consegnate al sistema regionale e provinciale per evitare anche quella separazione che cera stata in precedenza tra lordinario e lobbligatorio. Oggi si riunifica tutto intorno al sistema regionale e provinciale, ai centri per limpiego, prevedendo, nella funzione di inserire i soggetti disabili, anche supporti nei comitati tecnici. Altri aspetti sono interessanti, come per esempio, le nuove procedure per la definizione dellinvalidità civile che fanno da presupposto allinserimento mirato del soggetto disabile. |