Nicola Rabbi
- CDH Bologna
"Lhandicap in rete: di cosa parlano e come sono fatti i siti
Internet in Italia dedicati alla disabilità"
Introduzione
Questo libro si occupa delle risorse informative in lingua italiana sul tema della
disabilità presenti in Internet. Parleremo soprattutto di Internet anche se con
telematica si intende qualcosa di più vasto. Internet non è altro che un insieme di reti
telematiche interconnesse, ma molte, per motivi diversi, ne rimangono ancora fuori.
Visto che, anche in lingua italiana, sono già disponibili diversi testi che si occupano
di telematica sociale e che questi hanno incontrato il favore di molti operatori e utenti,
abbiamo ritenuto che fossero maturi i tempi per un approfondimento che riguardasse la
disabilità.
La telematica sociale assume le nuove tecnologie in modo critico e strettamente connesso
alla particolare natura dei temi affrontati: pace, ecologia, emarginazione, volontariato,
ma anche politica, economia, differenza nord-sud del mondo.
Verso lo strumento tecnologico non vi è innamoramento né valutazioni ingenuamente
ottimistiche. Lattenzione ai "rischi" che linnovazione - fatalmente
- induce, è sempre alta e vigile: la democrazia telematica, il diritto alla privacy, il
rispetto delle differenze e delle specificità, sono aspetti su cui molto si dibatte anche
grazie allimpegno di chi opera nella telematica sociale.
Di fronte ad una pubblicistica che veicola unimmagine spettacolare e piena di
effetti speciali (e di paure) della telematica, questo testo, come altri citati nella
bibliografia finale, tenta di ricondurre questa potentissima opportunità ad una
dimensione dove laiuto reciproco, il libero scambio di informazioni e di conoscenze
ad un fine comune (un pensatore francese, Pierre Levy, parla a questo proposito di
"intelligenza collettiva"), sono posti in primo piano.
No al "telematichese"!
Può sembrare unapparente contraddizione discutere di telematica con un libro,
un testo di carta che ha una natura e un uso molto diverso rispetto alle cose di cui
parla.
Infatti per riuscire a capire bene quali siano le risorse informative sul tema
dellhandicap e saperle poi ricercare e utilizzare, il modo migliore sarebbe quello
di scoprirlo direttamente sulla rete, sarebbe, cioè preferibile trovarsi tutti assieme
davanti ad un monitor se vi fosse un livello medio comune e diffuso di cultura telematica
tale da permettere questa condivisione.
Questo testo diventa, piuttosto, un mezzo per sensibilizzare e informare le persone, già
impegnate nel campo della disabilità e del sociale, rispetto alle potenzialità delle
nuove tecnologie.
Una particolare cura è stata posta nelluso delle parole e del linguaggio: come ogni
contesto specialistico (e in via di evoluzione veloce), il gergo telematico è imponente
ed infarcito di tecnicismi e di parole inglesi che abbiamo tentato di evitare o di
tradurre in termini più comprensibili. Il risultato è che alla fine del lavoro non
abbiamo sentito il bisogno di fare un piccolo glossario (come capita quasi sempre nei
libri come questo).
Il modo in cui è stato costruito questo libro invece è molto coerente con ciò di cui
parla; i due autori si sono incontrati una sola volta "fisicamente" e hanno poi
sviluppato il lavoro tramite la posta elettronica (email) e i mezzi di comunicazione
diretta offerti dalla rete (oltre alluso indispensabile del telefono).
Le stesse interviste realizzate ed altre informazioni sono state raccolte direttamente in
rete, tramite la posta elettronica o la navigazione su Internet.
In alcuni casi qualche capitolo è stato inviato ad un amico perché lo correggesse o lo
integrasse. In questo senso siamo debitori a molti come sempre accade a chi fa un lavoro
in rete, dove lo stesso concetto di autore di qualcosa comincia a declinare a favore del
gruppo.
Cosa troverete in questo libro
Che cosa si trova sul tema della disabilità in Internet in lingua italiana? Quanti e
quali sono i siti che se ne occupano, come lo fanno, con quale stile, con quale
linguaggio?
Queste sono le domande che ci siamo posti allinizio del nostro lavoro.
Siamo, quindi, partiti operando una ricognizione di tutti i siti dedicati al tema handicap
che siamo riusciti a reperire tramite le indicazioni dei motori di ricerca di informazione
presenti su Internet, tramite la navigazione passando da un collegamento (link)
allaltro, oppure raccogliendo il suggerimento di un amico o di una delle tante
persone che abbiamo incontrato in rete.
Terminato il "censimento" (circa 120 siti), è stata avviata la selezione di
quei siti che si presentano più ricchi di informazione e di "intenzioni"; fra
questi - per motivi si spazio - ne abbiamo scelto solo una trentina. Su questi non era
nostra intenzione proporre una veloce recensione del servizio informativo, ma volevamo
ricostruirne la storia, le intenzioni, le modalità di rapporto con gli utenti, gli
obiettivi informativi, le intenzioni di sviluppo futuro.
Tutti i responsabili dei siti hanno risposto ben volentieri e in modo esaustivo al
questionario che gli abbiamo sottoposto; anche sulla base delle loro informazioni e
commenti è costruito il primo capitolo di questa pubblicazione. Nel capitolo successivo
sono, per completezza, riportati tutti i i siti censiti suddivisi, per migliorare la
consultazione, in aree di interesse.
Nel terzo capitolo invece parliamo di BBS (Bulletin Board System) che possiamo tradurre
grossolanamente con la parola "Bacheca elettronica", un servizio telematico
amatoriale indipendente che ha preceduto "storicamente" lo sviluppo del WEB, ma
che continua ad essere frequentato e animato.
Alcune BBS italiane sono in parte o totalmente dedicate al tema della
disabilità: ne
abbiamo raccolto la storia e le problematiche attraverso alcune testimonianze.
Gli aspetti più interattivi offerti dalla telematica (le mailing list e i
newsgroup) sono
proposti nel quarto capitolo sempre tenendo presente il tema della disabilità..
Il libro termina con le interviste ad alcuni esperti in campi professionali diversi con
domande riguardanti la rilevanza della telematica per le persone disabili.
Ma la telematica è accessibile a tutti i disabili?
Parleremo di risorse informative sul tema della disabilità ma non abbiamo
approfondito laspetto delle barriere tecnologiche ed economiche che impediscono a
chi è disabile di accedere a questa formidabile occasione di autonomia. Ne facciamo ora
un breve accenno perché è una problematica comunque decisiva.
Vi sono particolari tipi di disabilità per cui occorre trovare delle soluzioni per poter
accedere alluso di un computer, ma dice Roberto Mancin in un suo intervento sulle
barriere telematiche, "Non esiste ormai alcun tipo di disabilità fisica o sensoriale
che non possa essere ridotta tramite opportuni ausili prevenendo così ogni possibile
situazione handicappante. Oggi è possibile leggere ascoltando, con la sintesi vocale e
l'OCR (Optical Character Reader), scrivere parlando, grazie al riconoscimento vocale,
viaggiare scrivendo con la telematica".
Il problema è che con lo sviluppo tecnologico e soprattutto lo sviluppo della
multimedialità (luso contemporaneo di immagini, testo, suoni, filmati,
animazioni...) nel campo della telematica, le cose si sono notevolmente complicate.
Se prima un testo poteva essere letto da un cieco grazie allo screen reader che
intercettava le parole scritte sul video traducendole nei suoni corrispettivi (tramite la
sintesi vocale), ora con lavvento della multimedialità questa tecnologia è rimasta
arretrata e bisogna trovare nuove soluzioni tecniche per permettere ad un non vedente di
poter interpretare una pagina con animazioni e filmati. Così accade anche per i sordi che
con lavvento di file sonori rischiano di perdere quel terreno, in termini di
comunicazione, che avevano guadagnato grazie alla telematica solo testo.
Le stesse pagine web, le pagine su Internet, vengono realizzate in modo sempre più
sofisticato rendendo la vita difficile alle persone con difficoltà sensoriali.
In un suo articolo apparso in rete il 13/8/97 e intitolato "Helping people with
disabilities helps everybody", Bill Gates, proprietario della Microsoft (luomo,
tanto per intenderci, che decide più di tutti gli sviluppi e gli indirizzi tecnologici
del nostro futuro), osservava che, nonostante lavvento della
multimedialità, i
disabili non saranno emarginati dal processo tecnologico perché saranno sviluppate
innovazioni hardware e software che faranno fronte ai nuovi problemi.
E anche vero che queste innovazioni se verranno realizzate dovranno contare su di un
fondamento economico cioè un mercato piuttosto ricco che le richiede. "Purtroppo
quello degli utenti disabili - lamenta Carlo Gubitosa [Giornale della Natura - nov. 1996]
- non è un mercato abbastanza ghiotto per spingere le industrie e le case produttrici di
programmi a tener conto di chi non può usare un mouse o di chi non può usare gli
elementi multimediali [...] il computer e le reti telematiche si trovano ora su una linea
di confine; da una parte cè la telematica degli standard e del mercato, di ciò che
si vende di più...dallaltra la telematica a misura duomo [...]". E
descrivendo la situazione di molti disabili, annota: "Nelle case di molti disabili
italiani ci sono computer più o meni nuovi, completamente inusati perché mancano le
motivazioni e laccessibilità: ad un disabile non basta dare un buon computer, ma è
necessario che lui capisca perché dovrebbe usarlo e come potrebbe nonostante le sue
menomazioni".
Un modo per superare i problemi che comporta la multimedialità è costituito da una serie
di raccomandazioni, molto articolate, che riguardano la costruzione delle pagine web; i
siti che seguono queste raccomandazioni , che cioè sono leggibili da tutti, si possono
fregiare del marchio del web acces (limmagine del logo rappresenta una serratura in
un mondo).
Altre informazioni sullaccessibilità
Possono essere consultate in rete ai seguenti
indirizzi:
- http://www.trace.wisc.edu/HTMLgide/htmlgide.htm
- http://www.yuri.org/weable/index.html
- http://www.nyise.org/speech/blind.htm
Ne consigliamo la lettura, in particolare, a chi intenda sviluppare pagine WEB.
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